Ci sono tanti studi che dimostrano che la medicina naturale può aiutare tanto sia nella riduzione della predisposizione “atopica” sia nei trattamenti sintomatici dovuti a questa.

Per prevenire i fenomeni di ipersensibilità allergica è buona cosa depurare per tempo l’organismo in maniera tale che sia possibile ridurre al massimo la sintomatologia stagionale. Ricordando che l’eliminazione di tossine organiche inoltre può portare un vantaggioso risultato in termini energetici, immunitari e ovviamente digestivi.

Il fegato è l’organo principale di eliminazione delle tossine che circolano nel nostro organismo. Molti studi parlano di una correlazione fra l’inquinamento ambientale e una alterazione nel funzionamento del sistema immunitario. È fondamentale depurare l’organismo frequentemente, soprattutto in primavera e un mese prima dello scatenarsi delle allergie stagionali. Questa depurazione è possibile farla attraverso le piante, sia in forma di tisane depurative sia in forma di tintura madre o sciroppi specifici. Le piante che vantano caratteristiche depurative sono: cardo mariano, boldo, tarassaco, ortica, carciofo, bardana e liquirizia.

Inoltre ricordiamo di associare ad un prodotto specifico per la depurazione epatica una integrazione specifica di fermenti lattici a supporto delle funzionalità intestinale e immunitaria in maniera tale da affrontare la problematica allergica in maniera esaustiva.

Le piante che possono intervenire in maniera favorevole sulle dinamiche allergiche sono: il ribes nero, la rosa canina, il basilico santo. Questi fitoterapici possono essere associati anche a oligoelementi specifici in maniera tale da poter utilizzare le migliori sinergie per ottenere il miglior risultato.

Oltre a depurare l’organismo è bene applicare una strategia alimentare mirata a prevenire le infiammazioni stagionali (prendi un appuntamento con i nutrizionisti del Centro Medico Terra e Sole).

È possibile seguire una dieta antiallergica e antinfiammatoria aumentando il consumo di cereali integrali come farro monococco, miglio, grano saraceno, frutta, verdura e grassi insaturi omega3 (semi di lino e semi di chia).

Ci sono certi alimenti chiamati pro-infiammatori, che, come recita il nome stesso, sono alimenti che aumentano i livelli di infiammazione nel sangue. Questi alimenti sono: proteine di origine animale, latticini, farine bianche, zuccheri raffinati, cereali con alta percentuale di glutine.

La dieta antiallergica consiste nell’eliminare o ridurre al massimo durante questo periodo gli alimenti a elevato contenuto di istamina (cioccolato, salumi, alcool e molti additivi alimentari) e gli alimenti che inducono la produzione di istamina (solanacee, fragole, ananas, crostacei).