Cos’è la Medicina Complementare?

“Un nome che riempie e che solo negli ultimi dieci anni entra nel bagaglio terapeutico di numerosi medici. Prima chiamata medicina alternativa come se la salute la si ottenesse con forme alternative di cure e tali che le une escludessero le altre: incompatibili fra loro. Due diversi pensieri che negli ultimi anni si sono finalmente chiariti”

Quindi per essere in salute occorrerebbe valutare e conoscere tutti i metodi di cura…

“La salute è una unica e va perseguita con tutti  i rimedi a disposizione del medico. Conoscere altri metodi di cura, oltra a quelli classici proposti nel corso degli studi di medicina ritengo sia un arricchimento e poter utilizzare questi rimedi al momento giusto e opportuno o in associazione a rimedi della medicina tradizionale è sicuramente un potenziale terapeutico in più”.

A quando risale la nascita della dizione “complementare”?

“La dizione complementare venne proposta diversi anni fa in una riunione con i rappresentanti del ministero della salute proprio per far capire l’importanza che questa branca della medicina aveva.

Fitoterapia, omeopatia, agopuntura, nutraceutici, integratori ….. non in sostituzione della medicina classica ma in associazione e nel momento della cura in complementarietà. Concetto ancora difficile da integrare soprattutto per il trattamento di patologie gravi come i tumori, dove si temono interferenze, sovrapposizioni di cure, per cui si accettano solo ed esclusivamente trattamenti classici con chemioterapici, o radioterapici. Ma, come al solito, dobbiamo imparare dagli stranieri che le associazioni di sostanze naturali e sostanze di sintesi e purificate molto spesso possono anche essere associate perché seguono vie metaboliche diverse. Combattere su più fronti un unico nemico è sempre vantaggioso rispetto ad una unica via di aggressione.

Complementari sono quelle forme di terapia che non sono codificate come classiche, che sono poco conosciute, che richiedono un impegno per allargare il patrimonio di conoscenze, che molti medici rifiutano perché non conoscono.

Ma anche in questo caso, saper adoperare il rimedio giusto al momento giusto è sicuramente più vantaggioso per la salute del paziente”.

 

Il Dottor Marco Brancaleoni è il Direttore Scientifico del Poliambulatorio TerraeSole.